Venerdi sera, dopo l’ennesima pazza giornata di questo periodo, ho sentito il bisogno di fermarmi a rileggere alcuni pensieri che col tempo ho messo da parte e che hanno quasi uno scopo terapeutico che mi consente di “centrarmi” quando mi percepisco lontano da me stesso, distratto rispetto ai miei ideali e a ciò che vorrei essere.
Tra tutti i pasticci di parole che ho rispolverato, le righe che trovi qui sotto sono riuscite a darmi un pó di quella pace che cercavo, perché hanno riacceso la luce sul vero Luca. Ed é per questo che te le scrivo qui, in questo nostro spazio che trascende ogni limite fisico e temporale. Spero che un giorno aiutino anche te, se non altro a ricordarti sempre cosa sia stato veramente importante per il tuo papà.
“Per me non c’è altra strada che la gentilezza, non c’è altro saluto che il sorriso, non c’è altra possibilità che la comprensione.
Non sono uno stupido, non sono convinto che esista solo il bene, che la vita sia sempre meravigliosa o che tutti siano “buoni”, ma ho preso una posizione, ho scelto.
Ho scelto di sperare.
Sperare nell’amore e nelle sue infinite potenzialità.
Sperare nel rispetto e nella capacità dell’uomo di ragionare, di comprendere e di risolvere problemi.
Ho scelto di credere nella possibilità di ognuno di noi di lasciare una traccia positiva e indelebile nel mondo e negli altri, sia solo attraverso un piccolo gesto, una carezza, una parola.
Voglio che le mie giornate siano piene di entusiasmo e bisogno di scoprire, di tentare e di sbagliare. Voglio essere curioso, conoscere e distruggere le mie catene mentali, le mie convinzioni, per essere libero dai pregiudizi e dalla presunzione.
Voglio cadere e poi rialzarmi. Voglio piangere a dirotto per tornare a ridere di gusto, come un bimbo sorride alla vista di mamma e papà.
Voglio emozionarmi, spingendomi sempre un passo oltre, tremando di paura e combattendola per superarla, superarmi.
Non voglio denaro, non desidero la gloria, ma voglio camminare senza sosta per nutrire il corpo e l’anima, di tutto il buono ed il bello da cui siamo circondati.
Non voglio che domani sia “un altro giorno”, ma che domani sia un “nuovo giorno”, pieno di vita, di gioia e di sentieri inesplorati da percorrere, con questi piedi e questo spirito contorto e inquieto, desideroso solo di sperare e di arrivare una volta di più alla fine del mondo.