Com’è possibile de-scrivere due anni e mezzo, lo scorrere del tempo in pochi, fugaci, minuti?
Come posso spiegare ciò che ho provato e che provo ogni giorno da quando sei qui con noi?
Come posso rendere comprensibile e trasparente a chiunque l’emozione che dona ogni istante trascorso al tuo fianco?
Io amo le parole, le adoro e le considero fondamentali. Il miglior mezzo possibile per emozionare, rievocare, descrivere, ma (purtroppo) non sono bravo abbastanza da riuscire a trasformare ciò che vedo, tocco, esperisco in un discorso chiaro e capace d’esser vivo.
Per questo ragione da sempre, in certe occasioni realmente importanti ho sentito l’esigenza di bloccare quei momenti, coccolandoli e impedendo, in qualche modo, che l’oblio li potesse portare via dai miei occhi, attraverso video, immagini, suoni, qualunque cosa in grado un giorno di rievocare in me quei ricordi.
Da quando ci sei tu poi, questa “paura” di perdere pezzi di vita é divenuta ancor più forte e pressante.
Cresci troppo rapidamente e per quanto ci provi, non riesco a tenere il passo!
Ogni piccola fase del tuo sviluppo é cosi rapida e repentina, che sembra come se lo scorrere del tempo, che fluisce inesorabile, avesse raddoppiato la sua velocità.
Solo che rispetto al “prima-di-te” adesso sono io ad essere diverso nei suoi confronti, sentendolo di più sulla pelle, nella mente e nei pensieri. Credo dipenda da un mio nuovo modo di essere e di pormi in relazione alla Vita e alle sue dinamiche, probabilmente poiché mi sento felice e completo come mai prima d’ora, a prescindere da qualunque cosa succeda intorno a noi.
Molti uomini della mia età vivono le loro giornate inseguendo e vaneggiando grandi carriere o stipendi stellari, io invece ho un solo obiettivo, preciso e chiaramente definito: godere appieno di ogni attimo al vostro fianco, di ogni istante insieme che intendo difendere dal resto, custodendone ricchezza e più intimo significato.
Tutta questa manfrina per introdurti e spiegarti le ragioni di questo ennesimo video, il secondo interamente tuo, pieno di difetti, elementare in ogni sua forma, ma che descrive il percorso fatto fin qui insieme.
Trentadue mesi, in cui é successo letteralmente un pandemonio tanto all’esterno, quanto all’interno della nostra vita.
Trentadue mesi che mi hanno proiettato all’interno di un sogno che ho da sempre cullato e desiderato vivere.
Per questo, alla fine di questo giorno di festa per tutte le mamme del mondo, dedico questo piccolo semplice lavoro alla tua di Mamma, la mia Giulia, che mi ha salvato e regalato dal primo momento in cui l’ho conosciuta la meravigliosa sensazione di essere amato sopra ogni cosa, facendomi sentire finalmente a Casa.
Un pensiero va anche alla mia Mamma, la tua nonna invisibile, che mi manca come l’aria ogni giorno di più, ma che immagino con i suoi occhioni azzurri osservarci dall’alto entusiasta dei tuoi sorrisi e della tua dolcezza.
Mi piacerebbe tanto rivedermi accanto a lei come ti vedo ora in queste immagini e forse, in realtà, é proprio per questo che sento l’esigenza di fermare il tempo in questi video.