Ci sono momenti nel corso di questa strana avventura che é l’esser genitore, che vorrei saper de-scrivere adeguatamente. Fissarli come in un dipinto, attraverso parole capaci di ricostruire esattamente i piccoli gesti ed il susseguirsi delle emozioni che ne accompagnano lo svolgimento, dall’inizio alla fine.
Vorrei essere abile – e non lo sono – nell’usare con minuzia di particolari, i più alti vocaboli e le migliori espressioni esistenti che ben incastrate tra loro mi permettano un giorno, quando questi istanti saranno trasformati in altro dal fluire del tempo, di farmi rivivere pienamente quel che sento sulla pelle mentre li assaporo, vivendoli con un’intensità tale da far vibrare ogni cellula del mio corpo.
Uno di questi momenti é certamente quello che arriva alla sera, quando sei pronto per andare a letto.
“Papero, con chi ti vuoi addormentare oggi?”, ti chiediamo.
“Io voglio Papà!” rispondi sempre ultimamente, per mia grande gioia e orgoglio (non posso nasconderlo!) – perché consento alla Mamma di avere un pò di tempo per riposarsi e staccare la spina, dedicandosi a sé stessa e anche perché non sono tanti i Papà a godere di questo privilegio!
Così, prima riempiamo di baci la Mamma e poi ci abbracciamo tutti e tre stretti stretti per qualche minuto finché i baci non riprendono il sopravvento culminando nel tuo “Buonanotte Mamma!“, detto con quella vocina ancora incerta e flebile, tenera da far sciogliere il cuore.
Poi andiamo nella tua stanza, chiudiamo la porta e dopo averti riempito di coccole, ti poggio sul lettino, faccio partire la tua ninna nanna preferita e mi corico per terra, accanto a te.
Ed é lì, in quel preciso istante che accade ogni giorno il mio miracolo !
I nostro volti posti l’uno di fronte all’altro si osservano dolcemente mentre i respiri diventano sempre più profondi e intensi, fondendosi in una lenta e armoniosa sincronia di movimenti lievi. Poi la tua mano inizia a cercarmi intensamente, finché docile non raggiunge il palmo della mia, che pian piano l’avvolge in una stretta dolcissima e colma di significato.
“Fai bei sogni amore mio!” ti dico. Tu mi sorridi, sopraffatto dalla stanchezza della giornata.
Restiamo così per diversi minuti, mentre in sottofondo la musica soffice e gentile, fluttua intorno a noi creando un piccolo ed imperturbabile angolo di paradiso. Fino all’ultimo il tuo sguardo resta fisso sul mio poi, placidi, i tuoi occhietti cedono, lasciandoti scivolare verso il sonno più bello e spensierato che esista.
Ti vedo lì, sereno e felice, al sicuro tra le mie mani.
Che incanto, che meraviglia! – ogni volta fatico a credere sia vero che stia capitando proprio a me.
La mia mente allora inizia a perdersi tra mille pensieri, ripercorrendo tutta la strada che mi ha portato fino a te, fino a quell’incantevole istante che vivo intensamente tutte le volte, tutti i giorni allo stesso modo.
Così, resto ad osservarti per un pò e non ti nascondo che molto spesso lascio che il dolce suono dei tuoi sospiri mi porti lì insieme a te, a vagare tra i tuoi sogni, spensierati e luminosi.
Poi arrivano le carezze della Mamma che mi invitano silenziosamente a svegliarmi. Poggio allora la tua mano abbandonata alla mia sul letto, mentre ti bacio delicatamente sulla fronte, lentamente, quasi furtivo, per non disturbare il tuo riposo. Pian piano mi allontano senza mai distogliere lo sguardo da te e dalla pace che emani. In fine chiudo la porta attendendo che un nuovo giorno mi porti esattamente ancora lì, di fronte a te che sei sempre di più il miracolo che ho sempre atteso.
Credo che le tue espressioni abbiano reso in pieno quello che provi semplicemente perchè mi hanno fatto ripensare agli stessi momenti trascorsi con il mio piccolo Enrico e mi sono commossa. Grazie
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