Succede tutte le sere da quando sei qui, durante quei pochi minuti di lucidità che restano a fine giornata, prima di stramazzare su qualsiasi superficie piana disponibile.
Senza dire nulla, mi alzo dal divano e vengo di là nella stanza da letto per vederti dormire. Adoro farlo!
La scena si svolge sempre allo stesso modo. A passo svelto arrivo di fronte la porta della camera, che fa sempre uno scricchiolio di troppo e pian piano la apro, mentre entro scalzo per non far rumore e affacciarmi sulla tua culla.
Sei uno spettacolo mentre dormi.
Il tuo respiro lieve e silenzioso, scivola sulle braccia stese, completamente aperte; spalancate e pronte ad abbracciare il mondo intero.
Si dice che dormano così i bimbi felici ed è bello pensare (sapere!) che tu lo sia.
Resto lì a guardarti un tempo indefinito.
A volte qualche minuto, altre meno. Poi ti bacio il più delicatamente possibile e furtivo come un gatto mi allontano lentamente per andar via.
Prima però ti guardo ancora una volta e poi un’altra e così torno indietro di nuovo su di te, per riprendere ad osservarti, fino a perdermi come sempre nei miei pensieri, che poi, in realtà, sono tutti quanti tuoi.
Ci sei tu, ci siamo noi, ci sono le nostre speranze, i nostri sogni.
Ci sono luoghi, canzoni, versi, emozioni, sorrisi, lacrime, sensazioni, c’è tutta la vita che voglio vivere insieme a te, con le sue gioie e le sue difficoltà, dalle quali vorrei proteggerti e preservarti. C’è la consapevolezza di quanto sia impossibile riuscirci del tutto, e di come invece sarà necessario lasciarti andare sempre di più, per imboccare la tua strada e vivere la tua vita.
C’è l’amore immenso, con il quale ogni giorno ti accudiamo e che non sono mai del tutto sicuro di riuscire a trasmetterti.
Ci sono le paure e le incertezze che accompagnano lo strano mestiere del genitore, con innumerevoli domande destinate a rimanere senza risposta per un tempo indefinito e con tutti gli insegnamenti che riceviamo ogni secondo che passiamo al tuo fianco.
C’è lo stupore, sempre più grande ed entusiasmante, per la nuova “dimensione” che hai regalato alla nostra esistenza, trasformando il modo di concepire il tempo e lo spazio, reinventandone orizzonti e priorità.
C’è la gratitudine per aver la fortuna di scoprire insieme a te tutta la meraviglia della Vita e del suo evolversi, naturalmente.
C’è tutto.
Ci sei tu!
Poi d’improvviso, in qualche modo riemergo e, sforzandomi di non voltarmi, torno di là a baciare la Mamma, prima di raggiungerti per cullare insieme i nostri sogni!